Quotazione brent e wti al barile oggi in tempo reale previsioni 2024

Quotazione petrolio brent e wti al barile oggi in tempo reale con grafico storico degli ultimi 5 anni e previsioni 2024 2025 andamento day prezzo e costo del petrolio al barile light sweet crude oil in dollari usa

In questa pagina è riportata la quotazione del petrolio wti e brent con il relativo prezzo a barile di oggi esposto in tempo reale. Anzi, ad essere riportato non è solo il costo del barile a livello odierno o day, ma anche le quotazioni del petrolio medio storiche ovvero l'andamento del petrolio con il relativo grafico a livello mensile, trimestrale, annuale e quinquennale quindi riporta la quotazione del 2020 2021 2022 2023 2024 e comunque gli ultimi 5 anni, così da poter guardare l'andamento del prezzo del petrolio nel tempo e cercare di capire cosa influenza l'andamento dei prezzi degli idrocarburi in genere. Dopo i grafici delle quotazioni sono riportate le previsioni del petrolio per il 2024 e sempre per il prossimo anno cioè il 2025.
Le quotazioni di cui trattasi sono riferite alla quotazione del future del greggio tipo light e sweet crude oil cioè sia il Texas Light Intermiediate sweet noto con la sigla wti sia il Brent cioè quello del mare del nord quotati entrambi presso il mercato usa, esattamente la borsa dei futures del chicago board of trade, ed il cui prezzo del petrolio è espresso appunto in dollari statunitensi oltre che a barile il quale è di circa 160 litri.

A proposito della determinazione del prezzo del petrolio - La quotazione dei prezzi del petrolio è negli ultimi anni uno dei fattori essenziali per capire l'andamento delle borse mondiali. Ci si chiede quindi da che cosa dipende la quotazione del petrolio e perchè ci sono differenze tra i prezzi da un paese rispetto ad un altro. Rispondere a questi quesiti non è facile in quanto ciò dipende da molti fattori. Tra questi vi sono sicuramente fatti ciclici a livello sociale ed economico cui è protagonista. Ad esempio, il prezzo del petrolio per i paesi occidentali fu fortemente influenzato dalla crisi energetica petrolifera agli inizi del 1970 ed ancora agli inizi degli anni 80, con la nascita del cartello opec la quotazione del petrolio sfiorò addirittura il prezzo dei 100 dollari a barile, cioè quotazione di qualche mese fa, nonchè dalla guerra del golfo del 1990 e 2000. Ed ancora, la corsa al rialzo ri-iniziò con la crisi libica del 2011. Questi sono i fatti più eclatanti che hanno contribuito e contribuiscono al fenomeno del caro petrolio, ma il prezzo nel breve e medio periodo che fa variare le quotazioni dei prezzi del petrolio e suoi derivati possono essere altresì causati da tensioni sociali nei paesi produttori (ad es. in Africa come la Nigeria, la Libia, o nel medio oriente come Iraq, Iran, ecc.), l'annuncio di previsioni circa il presunto esaurimento del petrolio nel 2030, l'annuncio circa le diminuzioni delle riserve o scorte di barili tra i paesi con il più alto consumo di petrolio (ad es. Cina, Stati Uniti ecc.) e, da ultimo, la pandemia da coronavirus (covid-19) che, pensate, ha portato in negativo (-37,63 dollari), sebbene per un giorno, la quotazione del petrolio greggio WTI texano statunitense: in pratica, senza domanda (consumo) costava di più stoccarlo nei magazzini che estrarlo... Tuttavia e paradossalmente, proprio dalla pandemia è partita la ripresa delle quotazioni del petrolio: pensate che la limitazione della circolazione dei veicoli a causa dei lockdown è ampiamente compensata dalla produzione di bilioni (un bilione = 1000 miliardi) di mascherine le quali sono fatte in polipropilene che altro non è che un distillato del petrolio.

Previsione quotazione petrolio: finita l'emergenza del coronavirus, siamo sicuri che il prezzo del petrolio tornerà a salire e riprenderà la forte domanda di paesi in via di industrializzazione come la Cina, India e il Brasile: è solo questione di tempo... Ma a dire il vero, il prezzo del petrolio è soggetto ad una forte oscillazione anche per speculazioni sul lato dell'offerta dell'oro nero: l'organizzazione dei paesi produttori ed esportatori di petrolio, l'Opec, che possiede circa il 75% delle riserve mondiali di petrolio, ha una grande forza contrattuale nei confronti delle compagnie petrolifere in materia di estrazione, produzione e concessione petrolifere tale da far lievitare ulteriormente i prezzi del greggio nel biennio 2016-2017, diminuendo la quantità offerta di petrolio sul mercato al fine di sostenere i prezzi ed aumentare gli utili in primis dei paesi produttori aderenti. Per non parlare del governo italiano, che al bisogno mette qualsiasi tipo di accise ma quando è finita la motivazione per la quale l'imposta addizionale era stata introdotta, questa rimane, per sempre...
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